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  • Immagine del redattorePaolo Benanti

Vivere attraverso lo smartphone, ossia il futuro secondo Facebook


Si è appena conclusa la F8 Developper Conference, la conferenza degli sviluppatori software che lavorano con la compagnia di Mark Zuckemberg. Se volessimo fare una sintesi potremmo dire brevemente che il futuro (o presente) ha un nome: realtà aumentata.

Cosa è la realtà aumentata (Augmented Reality)? Tra la realtà come la consociamo e la realtà virtuale si trovano due stati: l’Augmented Reality (maggiormente vicina all'ambiente reale) e l’Augmented Virtuality (maggiormente vicina ad un ambiente puramente virtuale) che compongono quella che Milgran e Kishino definiscono Mixed Reality. L’Augmented Reality è una forma di realtà mista che è data dalla realtà a cui la tecnologia sovrappone degli strati di informazioni percepibili dall'osservatore come una cosa sola con la realtà.

Questa forma di arricchimento tecnologico della realtà è entrata di fatto nella vita di milioni di utenti con la app Pokemon Go che ha spopolato la scorsa estate. Di fatto la realtà aumentata può essere letta come una modalità di riduzione tecnologica di ciò che normalmente accade nelle dinamiche emotive-cognitive della persona. Se si pensa, ad esempio, a due innamorati possiamo descrivere il loro reciproco guardarsi come una forma cognitiva di realtà aumentata: ciascuno dei due guardando l’altro vede il volto di una persona aumentato da una serie di emozioni e sentimenti che gli fanno percepire quella persona in modo unico.

Nelle intenzioni di Facebook, la realtà aumentata sara uno strato digitale destinato a ricoprire tutto ciò che toccheremo o vedremo e secondo le parole stesse di Mark Zuckemberg potrà dare luogo a un groviglio tale di relazioni per cui lo smartphone non sarà semplicemente lo strumento di accesso al mondo che ci circonda ma la finestra principale attraverso cui fare esperienza stessa del mondo. La dichiarazione sembrerebbe pretenziosa se non fosse che in buona sostanza lo stesso futuro è stato additato da Microsoft pochi mesi fa:

La proposta di Facebook ha un nome, anzi meglio ha un'intera piattaforma di sviluppo: Camera Effect. Un tool di effetti per interagire con la fotocamera dello smartphone a disposizione degli sviluppatori che ha fatto esclamare a Zuckemberg: "stiamo facendo della fotocamera di uno smartphone la prima piattaforma di realtà aumentata". Se è vero che questo sviluppo della realtà aumentata ci aiuterà a miscelare il piano del reale e il piano del digitale bisogna vedere se come dice il patron di Facebook questo ci aiuterà "a costruire una realtà migliore".

Cosa si deve intendere per migliore? Più densa di informazioni e di dati sicuramente: nella visione di Facebook infatti vedere una bottiglia di vino sul tavolo significherà sapere i giudizi sul prodotto, il costo e anche magari avere delle informazioni sul sapore del vino senza dover cercare ogni cosa su Google. Utile? In certi casi o per certe professioni sicuramente, si pensi ai medici che operano e ai dati salvavita sempre presenti davanti ai loro occhi. La domanda che bisogna porsi, per capire se e come queste tecnologie potranno o dovranno essere distribuite e utilizzate in massa, è se filtrare il mondo con lo smartphone sia una cosa che aumenterà la realtà o la soppianterà? Inoltre una attenzione particolare dovrà essere posta per le giovani generazioni: cosa produrrà una realtà aumentata sulla percezione e sull'apprendimento e nelle dinamiche emotive dei ragazzi?

Ancora una volta risulta assai complesso giudicare positiva o negativa una tecnologia di per sé senza un adeguato contesto e senza accompagnarla con alcune domande chiave per un adeguato discernimento.


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