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  • Immagine del redattorePaolo Benanti

Pubblica Amministrazione e AI? FORUM PA 2018


FORUM PA 2018 è stata un’importante occasione per la realizzazione di un processo di advocacy partecipativo finalizzato a sostenere la centralità dei processi di innovazione in atto.

L’obiettivo è scongiurare un completo reset delle cose fatte e di sensibilizzare chi sarà deputato a gestire la modernizzazione della PA a non essere tentato da nuove rivoluzioni ma a condividere un percorso capace di valorizzare le cose già fatte ed individuare il metodo migliore per aggiungerne di nuove.

L’intera manifestazione è stata progettata come momento di confronto, elaborazione e proposizione che porterà alla redazione di un Libro Bianco da consegnare al nuovo Governo.

All'interno del complesso svolgersi del FORUM PA una sessione è stata sulle AI.

L’Intelligenza Artificiale (IA) è un paradigma che va sempre più diffondendosi dentro le aziende in quanto fattore tecnologico incredibilmente abilitante, in grado di sollevare le persone dai compiti più semplici per ricollocarle su task dal valore più alto.

Oltre che all’interno delle aziende, esistono già diverse applicazioni di questa tecnologia nei sistemi pubblici, come quello scolastico o giudiziario, ma anche nel pubblico impiego o nel sistema sanitario, nella sicurezza o nella gestione delle relazioni coi cittadini. Gli ambiti applicativi dell’intelligenza artificiale sono dunque molteplici anche all’interno della PA, che tuttavia non può non tener conto di vizi e criticità portate da una tecnologia così complessa. Su questa consapevolezza si sta muovendo anche l’AgID, che lo scorso 7 settembre ha lanciato una task force sull'Intelligenza Artificiale che a sua volta ha dato vita a un libro bianco e a un osservatorio sul tema.

C’è dunque bisogno di una programmazione e di una pianificazione precisa e concreta al fine di non disperdere tempo e risorse su una tecnologia che presenta molte sfaccettature. Da cosa partire per sviluppare una strategia efficace d’approccio all’IA? Le PA devono certamente tenere ben saldi gli obiettivi da perseguire: lo snellimento burocratico, una rinnovata interoperabilità tra sistemi e una nuova forma di trasparenza attraverso l’implementazione delle pratiche di e-procurement. Ma anche il miglioramento qualitativo dei servizi, la riduzione dei costi, l’accessibilità agli stessi e quindi, di riflesso, la possibilità di sviluppare un nuovo tipo di coinvolgimento della cittadinanza digitale. Perché non va dimenticato che l’IA è una tecnologia abilitante che, come tale, perde di senso se non utilizzata per migliorare la vita dei cittadini.

Qui a seguire l'audio da Speaker

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