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  • Immagine del redattorePaolo Benanti

Etica della blockchain: serve una nuova disciplina?


La tecnologia Blockchain sta cambiando la natura del denaro e delle organizzazioni. Probabilmente dovremmo iniziare a meditare sulle potenziali conseguenze.

 

A prima vista, la parola "etica" potrebbe sembrare fuori posto accanto a "blockchain". Dopo tutto, il mondo della criptovaluta potrebbe essere più famoso per le sue numerose frodi e truffe.

Ma secondo un piccolo contingente di accademici, non solo ha senso discutere di "etica blockchain", ma è necessario.

Rhys Lindmark , capo della comunità e impatto sociale a lungo termine presso il MIT’s Digital Currency Initiative, sostiene che se ci si può ragionevolmente aspettare che la tecnologia blockchain faccia una differenza significativa nella società, allora merita il suo campo etico, proprio come la biotecnologia, l'intelligenza artificiale e la tecnologia nucleare.

Lindmark ha parlato il 6 ottobre al Cryptoeconomic Systems Summit un raduno di un gruppo di sviluppatori blockchain, economisti, ingegneri finanziari, avvocati e altri le cui discipline accademiche sono rilevanti per la tecnologia. Il vertice è stato un tentativo di gettare le basi per un nuovo campo accademico incentrato sui molti aspetti interdisciplinari dello sviluppo della blockchain. L'etica della Blockchain potrebbero essere considerata un sottocampo di questo. Lindmark lo ha descritto come "un gruppo di persone focalizzate sulla domanda: come possiamo modellare positivamente lo sviluppo di questa tecnologia?"

La tecnologia Blockchain è ancora per lo più un interesse di nicchia; il valore del mercato delle criptovalute è minuscolo rispetto al valore dei tradizionali mercati di investimento globali. Non ha molta influenza nel sistema finanziario globale - piuttosto, le criptovalute sono per lo più viste come un modo per trarre profitto speculando sui loro prezzi volatili. Ma potrebbe cambiare. Grandi istituzioni tradizionali come Fidelity Investments e Intercontinental Exchange (che possiede la Borsa di New York) hanno adottato la tecnologia. Facebook vuole lanciare la propria valuta digitale globale. Anche le banche centrali potrebbero essere vicine a entrare nel business.

Lindmark ha affermato che, come altri campi dell'etica della tecnologia, il campo dell'etica della blockchain dovrebbe esaminare ciò che la tecnologia è in grado di fare e ponderare le potenziali conseguenze. Per esempio, le blockchains rendono possibile la creazione di istituzioni senza leader, di organizzazioni dette “decentrate”. Questo significa che nessuno è responsabile se qualcosa va storto?

In blockchain pubbliche come quella che regge sistemi come Bitcoin, le regole del software condiviso della rete dovrebbero ordinare automaticamente quale comportamento è consentito. Quindi, se un utente sfrutta il protocollo per il profitto senza infrangere le regole, è sempre etico?

Nel frattempo, le valute digitali globali come Libra di Facebook sta proponendo potrebbero cambiare la natura del denaro. Quindi in maniera analoga potrebbe cambiare la politica e le dinamiche di potere?

Se ci pensiamo, circa 5.000 anni fa, stando ai ritrovamenti archeologici, nei reami mesopotamici si è diffusa l’usanza di scambiare le merci non nel semplice baratto ma mediante l’utilizzo di alcuni pezzi di metallo: era nata la moneta, una delle più durature forme di denaro che conosce la nostra storia.

Dobbiamo chiederci però cosa ha convinto quel contadino della Mesopotamia che ha accettato di scambiare il suo secchio di orzo, deperibile ma senz’altro edibile in caso di necessità, con quel pezzo di metallo, non deperibile ma nemmeno edibile?

Volendo soffermarci solo sul nucleo della risposta, possiamo dire che era l’immagine della testa del re incisa sul fronte della moneta a essere una garanzia del valore e della interscambiabilità della moneta in caso di necessità.Allora moneta e potere sono due facce, ci si perdoni il gioco di parole, della stessa medaglia.

Il fatto che crediamo a un sistema di relazioni strutturato produce il valore dei beni e il valore dei beni prodotto consolida il potere e la struttura di relazioni di un sistema.Facebook, la Rete e le relazioni strutturate dai suoi algoritmi e dai dati contenuti nei suoi server ora riescono a dare un valore a dei dati numerici, e Libra dà a Facebook un nuovo status: come i reami mesopotamici Facebook acquisisce e gestisce potere, forma e plasma l’opinione pubblica, crea o demolisce la fiducia in strutture sociali tradizionali, partiti o persone.

Appare così uno scenario molto interessante che ci aiuta a guardare a Libra all'interno di un processo globale che sta radicalmente cambiando la nostra percezione del mondo e delle realtà sociali. Alexis de Tocqueville, il celebre storico e filosofo francese ritenuto quasi un sociologo ante litteram, era solito dire che la storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie. Con l’avvento del digitale stiamo arricchendo la nostra galleria. Più astratti e forse meno figurativi ma non per questo non meno forieri di trasformazioni che possono radicalmente cambiare gli ordini democratici con cui abbiamo cercato di costruire le nostre società occidentali nel XX secolo.

Una preoccupazione concreta a breve termine riguarda la ricerca nel campo della blockchain. Proprio come le biotecnologie e le nanotecnologie, le blockchain e le criptovalute introducono una nuova classe di "rischi etici" che devono essere oggetto di ricerca e riflessione.

Il campo della blockchain dovrebbe lavorare verso la standardizzazione delle linee guida per la ricerca etica perché studiare le reti crittografiche, ad esempio sondare e divulgare le vulnerabilità della sicurezza, può mettere a rischio i soldi degli altri. In un sondaggio su Twitter pubblicato lo scorso anno da Philip Daian, un ricercatore dell'Iniziativa per le criptovalute e i contratti della Cornell University, si chiedeva se è etico assegnare agli studenti, come compito di studio, la ricerca di una vulnerabilità in un contratto intelligente blockchain dal vivo. Due terzi dei 1.262 intervistati hanno dichiarato di sì.

La ricerca sulla sicurezza informatica tradizionale deve affrontare un dilemma simile. Se si procede nell'assegnare ricerche come questa su una blockchain agli studenti, "non stai solo entrando in un social network o in qualche altro sistema che può essere relativamente importante", ha detto Quinn DuPont, un professore dell'University College a Dublino, "Stai letteralmente insegnando agli studenti come fare una rapina in banca".

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